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F.A.Q. Domande frequenti

Domande frequenti allo psicologo

DURATA E PREZZI

Il motto è: " ANDARE DALLO PSICOLOGO NON DEVE ESSERE FONTE DI STRESS". 

- Quanto costa andare dallo psicologo?

Le persone sono giustamente preoccupate dell'investimento economico di un percorso psicologico o una psicoterapia. Solitamente si pensa a un impegno molto oneroso. Il mio sforzo è quello di garantire la mia professionalità, garantendo la formazione professionale costante e necessaria, accogliendo in uno studio che tuteli il più possibile la privacy, offrendo il meglio degli strumenti a mia disposizione. Questo ha ovviamente dei costi da sostenere. Solitamente la parte economica viene condivisa e concordata con la persona, di modo che possa garantire gli effetti auspicati tenendo conto delle sue possibilità economiche. il tariffario degli psicologi prevede che il costo della seduta di terapia si aggiri tra i 50 e 100 euro. Normalmente le sedute che svolgo hanno un costo che va dai 45 ai 60 euro ciascuna, tenendo conto di possobilità e frequenza degli incontri. Nella pagina tariffe e promozioni potete verificare o richiedere la presenza di promozioni in corso. 

 

 

- Che tipo di ricevuta viene emessa?

Al pagamento delle sedute pagate viene emessa una ricevuta che vale come ricevuta sanitaria. Per le prestazioni cliniche (colloqui, test, psicoterapie) non è prevista l'iva, ma solo la marca da bollo secondo la normativa vigente (attualmente 2 euro) per ricevute oltre i 77 euro circa.  

 

 

- Con che frequenza ci si incontra?

la frequenza degli incontri viene stabilita in funzione del tipo di percorso (colloqui anamnestici, sostegno psicologico, psicoterapia, per fare degli esempi), delle esigenze della persona e degli obiettivi di lavoro. Solitamente si stabiliscono incontri settimanali, quindicinali o mensili nel caso di sostegno psicologico o supporto a una funzione (es supporto alla genitorialità), incontri settimanali per un lavoro di elaborazione più profondo. Ovviamente questo deve tenere conto anche delle disponiblità del paziente in termini di tempo. 

 

- Posso interrompere quando voglio?

Non vi è nessun obbligo formale al proseguimento delle sedute, se non un accordo che solitamente viene proposto di dedicare due o tre sedute alla chiusura del lavoro, anche qualora si scelga di chiudere un percorso anticipatamente. Vale anche la pena di soffermarsi sul motivo dell'interruzione anticipata del lavoro, in quanto anche alcune difese possono a volte orientare verso la scelta di chiuderre anticipatamente e, in questo caso, è opportuno esserne consapevoli. Essere attori del proprio percorso significa comunque anche condividere la responsabilità della scelta in merito alla durata del percorso avviato. 

 

Domande frequenti allo psicologo

IL PERCORSO, CAMBIAMENTI E PAURE

- Che differenza c'è tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra?

Lo psicologo è un laureato in psicologia iscritto a un albo regionale che lavora in ambito psicologico (consulenze, test, diagnosi, psicologia del lavoro,orientamento, selezione del personale..), a seconda degli indirizzi scelti. Lo psicoterapeuta è uno psicologo con laurea magistrale che ha frequentato un corso quadriennale in una scuola di specializzazione in psicoterapia riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione. A seconda dell'indirizzo di formazione scelto (gruppoanalitico, sistemico, analisi transazionale, cognitivo comprtamentale e altri) può lavorare con terapie mirate, volte al trattamento dei sintomi, all'acquisizione di consapevolezza e al camobamento. Lo psichiatra è un medico con specializzazione in psichiatria e cura utilizzando i farmaci. Gli psichiatri possono avere una formazione come psicoterapeuti.

 

- Devo chiedere una consulenza o una terapia?

Spesso nelle pagine e nelle presentazioni degli psicologi e psicoterapeuti vi trovate a leggere parole come colloquio, consulenza, sostegno, psicoterapia. Ciascuna di queste parole implica obiettivi diversi. Le consulenze sono percorsi brevi orientati a definire obiettivi ed eventualmenti interventi, tipo di soluzioni e aree di azione. possono riguardare il singolo, ma anche un ambito di vita, come la famiglia, la genitorialità, l'educazione.  Il supporto è un percorso psicologico che punta più a sostenere e rinforzare le risorse e le competenze del paziente. A volte è più utile orientarsi a questo tipo di lavoro, altre volte questa fase può precedere una vera terapia, che può affrontata quando la persona si sente più forte e solida e ha riconosciuto le proprie risorse. la psicoterapia, soprattutto in ambito psicodinamico come quello in cui opero, è un lavoro orientato al profondo, alla consapevolezza e al cambiamento di aspetti di sé. Solitamente la terapia è preceduta da un breve percorso di circa tre sedute di raccolta anamnestica (della storia) e di consulenza, per concordare se svolgere appunto il percorso di terapia e con quali obiettivi. 

Dai colloqui iniziali si definisce infatti insieme il tipo di offerta più adatta in funzine della domanda esplicita e implicita della persona.

 

- Cambierò personalità?

Un percorso di psicoterapia è rivolto, secondo ciò che ogni situazione rende possibile, alla risoluzione di problemi, dei sintomi, all'aumento della conoscenza di se stesso e, elemento a volte trascurato, al riconoscimento e rinforzo delle proprie risorse e qualità. A volte significa poter arrivare a non percepire più come disturbanti alcuni pensieri o ricordi. La domanda del paziente può essere esplicitamente quella di diminuire i propri sintomi. Una terapia è comunque attivata in piena e stretta collaborazione con la persona e la sua volontà. Una personalità non viene cambiata o passivamente trasformata. Questo non accade e non è peraltro l'obiettivo di un percorso. Alcuni pazienti mi ringraziano perchè li ho aiutati a scoprire le loro verità. Capiscono che nei momenti di incertezza potrebbe risultare più comodo ricevere 'convinzioni' o punti di riferimento altrui. Ciò significa, da parte del terpeuta, non plasmare, nè convincere l'altro di un pensiero, ma accompagnare, illuminando il cammino, lunga una via che è personale e unica per ciascuno di noi e che come tale va scoperta. Per quanto possa anche portare cambiamenti evidenti, una psicoterapia non è uno strumento magico. Il coinvolgimento di ciascuno è dunque importante e l'obiettivo terapeutico non significa ritrovarsi trasformati e non riconoscibili. 

 

- Ho paura di..

Avere paura è un sentimento normale e fisiologico. Un elemento del lavoro e del cambiamento possibile, soprattutto in psicoterapia, è anche la relazione terapeutica, ovvero il tipo di legame con il terapeuta. Questa relazione è un fattore di cura e in essa si possono ripetere schemi di relazioni passate e più disfunzionali. All'interno della relazione terapeutica è possibile e importante condividere i dubbi, le paure, i sentimenti vissuti verso lo psicoterapeuta. E' dunque importante poter dire: 'ho paura di..'. Ogni espressione e manifestazione di questo genere sarà accolta, condivisa, elaborata insieme.